
Il mare di Zoagli è un pò come le sue botteghe artigiane: nasconde tesori impensati, la cui scoperta può riservare un’autentica emozione. Per questo, chi ama lo sport subacqueo sa di trovare nei suoi fondali una meta privilegiata.
Non si tratta solo di una particolare bellezza data dagli anfratti rocciosi, dalle specie di flora marina rara e dai colori smaglianti.
In più, in questo ambiente favorito dal flusso delle correnti, è possibile compiere "safari fotografici" di grande interesse e rarità.
Se le limpide acque di Zoagli godono di una situazione invidiabile, anche l’assistenza ed i servizi indispensabili a chi pratica questo sport a qualsiasi livello sono qui molto efficienti.
Artigianato Quando Zoagli era ancora un feudo della famiglia Fieschi, già erano in funzione nelle botteghe artigiane telai dai quali usciva una seta la cui fama di qualità e bellezza era destinata ad arrivare lontano.
Quando poi il borgo marinaro passò sotto il dominio della Repubblica di Genova, questa attività si intensificò e ampliò la sua gamma di manufatti.
Le sete, i broccati, i velluti di Zoagli hanno qualcosa di speciale e sono apprezzati in tutto il mondo.
E’ probabile che i colori cangianti e le forme della natura, così ricca e generosa in questo angolo di Tigullio, abbiano esercitato il loro fascino sugli artigiani che, nei secoli, hanno dato un’impronta di bellezza e creatività alle loro realizzazioni.
Bellezza e creatività che si possono trovare, intatte e ai massimi livelli, nei laboratori attivi ancora oggi.
A testimonianza del livello delle creazioni artigianali, si è tenuta a Pasqua 2004 una bellissima mostra, "Petali di Seta e Fiori di Velluto".
Castello di Sem Benelli.
La residenza, eretta su uno sperone di roccia a strapiombo sul mare, fu costruita su ordine dello stesso Sem Benelli nel 1914. Nonostante la giovane costruzione si presenta con aspetto in stile medievale e gotico, utilizzando materiali come pietra a vista o marmi colorati.
Castello dei Conti Cavagnaro. L'opera di edificazione venne iniziata intorno al Cinquecento, ma i lavori proseguirono lentamente a causa della mancanza dei fondi necessari. L'edificio venne collegato all'adiacente torre saracena solo intorno al 1700. Ulteriori modifiche strutturali subì nel 1899 ridisegnando quasi ex novo l'intero complesso, erigendo due nuove torrette.
Chiesa parrocchiale di San Martino. Sita nel cuore del borgo zoagliese fu notevolmente danneggiata dal bombardamento aereo degli Alleati nel 1943 durante la seconda guerra mondiale. Al termine del conflitto bellico l'edificio venne completamente ricostruito cercando di riportare allo splendore il precedente tempio religioso. All'interno sono conservate due statue in legno, raffigurante la Madonna del Rosario e San Rocco, attribuite allo scultore Anton Maria Maragliano. In un reliquario sono conservati parte delle ceneri di San Giovanni Battista, donati dai consoli di Genova di ritorno dalla Prima crociata.
Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista.
Eretta nella frazione di Semorile, come oratorio, divenne successivamente edificio parrocchiale nel 1619. Costruita con unica navata fu in seguito ampliata nel XIX secolo. Al suo interno sono conservate pregiate tele dell'epoca e una statua della scuola dello scultore sammargheritese Anton Maria Maragliano.
Chiesa di San Pietro di Rovereto. Sita nella località omonima, sorge nell'antico tracciato della Via Romana. Secondo un documento notarile viene citata per la prima volta nel 984 come primitivo luogo di culto. Venne parzialmente ricostruita nel 1425 e successivamente fortificata a causa delle frequenti invasioni piratesche nel Cinquecento. Ulteriori modifiche subì nel XVIII secolo modificando la struttura nell'attuale stile barocco. All'interno è conservata un'urna cineraria, in marmo, della metà del I secolo.
Chiesa di Sant'Ambrogio. Eretta nella frazione omonima, sovrasta l'abitato frazionale facendo scorgere dall'attiguo piazzale un'incantevole vista sul Tigullio Occidentale e sul golfo omonimo. Costruita durante il soggiorno dei vescovi di Milano in Liguria nel XII secolo, da cui deriverebbe l'intitolazione proprio a Sant'Ambrogio. Al suo interno, oltre l'altare centrale e laterale del 1707, è conservata una statua del Maragliano.

Chiesa di San Pantaleo. Costruita nel XII secolo sulla Via Romana, la sua prima citazione ufficiale risale in un atto testamentario datato 9 maggio 1484 a favore del tempio religioso. L'edificio conserva il bicchiere con il quale, secondo la leggenda, fu offerto da bere al pontefice Pio VII di ritorno dalla Francia dopo la carcerazione.
Torre Saracena di Levante e Torre Saracena di Ponente
Rappresentano i simboli d'eccezione del comune rivierasco, tanto da raffigurare nello stemma comunale. Costruite entrambe nel XVI secolo per difendere il borgo da eventuali attacchi da parte dei pirati, sono state poi successivamente modificate e ristrutturate. Quella di Levante è ora sede di importanti convegni culturali e artistici, mentre quella di Ponente è stata nel Settecento inglobata nell'area territoriale del Castello dei conti Cavagnaro.